E' questa l'edizione più completa del famoso trattato del celebre giurista francese Tiraqueau sulla nobiltà, da cosa derivi, come si ottenga, si perda e se sia possibile derogarne da parte di determinate categorie.
Note sull'opera
testo inquadrato entro doppia cornice, leggeri aloni marginali, qualche macchietta, restauro alle ultime due carte dell'indice della parte seconda con perdita di alcune parole.
Note sull'autore
Tiraquelli AndreaeNome italianizzato del giurista francese Andrè Tiraqueau giurista, nato a Fontenay-le-Comte (Vandea) nel 1480, morto a Parigi nel 1585. Conseguita la laurea in giurisprudenza preferì alla carriera scientifica la giudiziaria; nominato siniscalco nella sua città nativa ebbe l'occasione di ridonare a Rabelais la libertà che gli era stata tolta dai francescani. Nel 1541 era consigliere del parlamento di Parigi. La sua produzione letteraria fu grandissima, ma la maggior parte dei suoi scritti fu pubblicata solo dopo la sua morte, dal figlio Manuele. Dotato di vastissima cultura, parve ai suoi tempi un nuovo Varrone: la sua cultura umanistica emerge anche dalle opere giuridiche scritte spesso con gusto letterario. Fu ben conosciuto e seguito anche in Italia; parecchie sue tesi confluirono nel diritto comune. C.f.r. Treccani Enciclopedia Online.