assai raro commento al Codice del grande giurista trecentesco Faber più noto per il commento alle Isitutuzioni di Giustiniano. Per via della concisione questo commento al Codice fu definito Breviarium ma a causa della profondità della dottrina anche Subtilis. In aggiunta, in fine, sono presenti una Repetitio super materia quaestionum sive Torturarum il il celbre Trattato De Insigniis et Armis di Bartolo ritenuto il primo trattato sul diritto d'autore e di araldica medievale.
"Negli ultimi anni della sua vita Bartolo ha scritto alcuni trattati, i quali rappresentano una novità importante: con il tractatus il giurista di Sassoferrato offre un panorama ordinato e completo su un istituto giuridico, molto utile alla prassi. Tra quei trattati, il De insigniis et armis (pubblicato postumo nel 1358) ha un posto particolare; in esso Bartolo si occupa dei segni di riconoscimento (dagli stemmi gentilizi ai segni distintivi in campo industriale e commerciale), ricondotti ad una categoria unitaria, con una visione rigorosamente tecnico-giuridica. Come proposto dagli editori moderni dell’opera, è molto probabile che il trattato, non finito, sia stato completato dal genero di Bartolo, Nicola Alessandri, dopo la sua morte. Nicola è autore della seconda parte, non giuridica; essa consiste invece in un vero e proprio trattato di araldica". C.f.r. Rossi Giovanni. Studi Bartoliani.
Note sull'opera
bel frontespizio entro cornice stampato in rosso e nero, bella marca tipografica incisa raffigurante la "veronica" in fine, leggerissima uniforme brunitura ma per il resto ottima copia
Note sull'autore
Fabri IoanniInsigne giureconsulto francese attivo nella prima metà del 1300, morto nel 1340. Ci ha lasciato alcune opere di commento al corpus juris civilis tra le quali primeggia il Commentaria in Quatuor Institutionum Libros che ha avuto la fortuna di molte edizioni attraverso 2 secoli.