opera principale del giurista campano Caravita, stampata la prima volta nel 1560, ebbe la fortuna di una grande diffusione e molte edizioni in questa edizione con in aggiunta i commenti ai Rti di Annibale Troisi e Giovanni Francesco Scaglioni.
Note sull'opera
sparsi leggeri aloni marginali e fioriture, qualche macchietta, note marginali a penna di antica mano, fitte al retro del frontespizio, rinforzo al margine interno bianco del frontespizio, bei capolettera ornati.
Note sull'autore
Caravita ProsperoGiurista campano originario di Eboli e vissuto nel corso del XVI° secolo. Laureatosi a Napoli a 25 anni iniziò subito e con successo la carriera forense distinguendosi per la sua grande cultura giuridica che gli consentiva di adattare prefettamente il Diritto Romano alle leggi patrie tanto che fu scelto come Uditore. Fu Avvocato Fiscale in varie province del Regno fino al 1557, anno in cui si ritirò in patria per dedicarsi completamente allo studio e alla stesura delle sue opere. Lasciò molti commenti alle Prammatiche e a varie parti del Corpus Iuris Canonci.