non comune commento alle Costituzioni dei Re di Francia dell'insigne giurista P. Rebuffi di Montpellier. Sono 62 trattati
Note sull'opera
il tomo III° stampato Ad Salamandrae in Vico Mercatorio, aloni marginali più insistenti al tomo I° con anche indebolimento dei margini, tarletti marginali al tomo I°, belli e grandi capolettera ornati e figurati, il primo volume con frontespizio proprio per ogni trattato. Copia comunque ben consultabile.
Note sull'autore
Rebuffi PierreCanonista francese, nato a Baillargues (Montpellier) nel 1487 e morto a Parigi il 2 novembre 1557. Insegnò diritto canonico prima nell'università di Montpellier, successivamente a Tolosa, a Cahors, a Bourges, infine a Parigi, chiamatovi da Francesco I, ovunque dando prova della sua ampia dottrina anche filologica e acquistandosi fama di grande giurista. Per questo il pontefice Paolo III lo volle a Roma quale uditore della Rota romana. Degni di particolare ricordo tra i suoi scritti sono una Praxis beneficiorum (Venezia 1584), che ebbe larga diffusione, un commentario al titolo del Digesto De verborum et rerum significatione (Lione 1586), una explicatio ai primi quattro libri delle Pandette (Lione 1589), un commento alle costituzioni regie (Lione 1613). Una raccolta delle sue opere è stata pubblicata a Lione in 5 volumi (1586). C.f.r. Treccani