Opera principale del Bianchi in una splendida legatura in pergamena.
"Incoraggiato alla ricerca fin dal 1856 dallo stesso Cavour, che gli aprì gli archivi segreti piemontesi, e, dopo l'unità, agevolato da Ricasoli e Minghetti nelle ricerche a Napoli e a Firenze, con tale opera offre una ricchissima messe di materiale, nella maggior parte inedito, e soprattutto un quadro d'insieme, dal punto di vista diplomatico, del Risorgimento italiano, tentato per la prima volta". Cfr. Treccani Diz. Biografico degli Italiani.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture.