Prima edizione di una delle principali opere del filosofo e giurista trentino.
Note sull'opera
sparse fioriture, 2 tabelle ripiegate al I° tomo. strappetto al margine sup. esterno bianco di pp. 319 del tomo I°.
Note sull'autore
Rosmini Serbati AntonioFilosofo trentino (Rovereto 1741, Stresa 1855) perseguitato dall’Austria per i suoi sentimenti patriottici nel 1848 fu inviato dal governo piemontese presso Pio IX per incoraggiarlo nella sua tendenza liberale. Seguì il papa prima a Gaeta e poi a Napoli dove fu scacciato dalla polizia borbonica. Dopo questo episodio, non volle più accettare incarichi politici, anche se proposti dal pontefice. Nonostante avesse l’appoggio di Gregorio XVI, il pensiero rossiniano venne sempre più suscitando tra gli studiosi cattolici dapprima diffidenza e poi violente polemiche e accanita opposizione sia per i suoi atteggiamenti novatori in filosofia, sia per il suo spirito non conservatore in politica. Particolare interesse ha nella filosofia rosminiana il concetto di “carità”, che costituisce il fondamento della dottrina etica, giuridica e politica e fornisce all’intero sistema la sua nota più viva e umana.