" Fondamentale per la comprensione e il commento della sua attività bolognese resta la Raccolta di alcune notificazioni, editti ed istruzioni pubblicate per buon governo della sua diocesi... Egli insisterà, in generale, sul potenziamento dell'attività parrocchiale e sul dovere di residenza per gli ecclesiastici beneficiati con cura d'anime, sulla vita spirituale e la sana amministrazione dei conventi femminili, sul riordinamento della materia beneficiaria, sui problemi attinenti al foro ecclesiastico, sulla utilità delle missioni popolari". C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli italiani.
Interessante raccolta di notificazioni, bandi e editti di Papa Benedetto XIV° quando era Arcivescovo di Bologna per la sua Diocesi interessano tutti gli ambiti della vita sia spirituale che temporale dei bolognesi, come ad esempio se il ballo sia azione peccaminosa, quando e da chi possa essere praticato o se si possa prendere la cioccolata nei giorni di digiuno.
Le Constitutiones sono una selezione della attività legislativa di Papa Benedetto XIV°. Da segnalare la bolla Providas Romanorum pontificum (18 maggio 1751) contro la massoneria.
Note sull'opera
Le Constitutiones stampate a Roma da Novelli nel 1763, al tomo I° tarletti al margine interno bianco delle pp. 218-40, le pp. 301 e 304 del tomo II° inserite erroneamente in fine al tomo I°.
Note sull'autore
Lambertini Prospero (Benedetto XIV°)Nato a Bologna nel 1675 e morto a Roma 1758, arcivescovo di Ancona nel 1727, cardinale nel 1728, trasferito nel 1731 all'archidiocesi di Bologna, venne eletto papa (17 agosto 1740) da un conclave assai laborioso. Di natura conciliante, concluse una serie di concordati e di convenzioni ecclesiastiche con molti sovrani d'Europa, sforzandosi di non esasperare quei conflitti giurisdizionali che furono una delle caratteristiche del sec. 18º. Altrettanto equilibrio mostrò nella gran contesa tra gesuiti e antigesuiti e, senza porsi contro le dottrine teologiche e morali della Compagnia, condannò tuttavia la prassi gesuitica nella questione dei riti cinesi e malabarici. Come principe temporale stabilì la libertà di commercio tra le varie parti dello Stato Pontificio e cooperò col Winckelmann alla fondazione dell'Accademia archeologica. Il suo nome è però legato essenzialmente alla sua opera nel diritto canonico, venuta in gran parte alla luce dopo l'avvento al pontificato.