Poderoso Commento al Codice di Napoleone preso dai principali autori (Demolombe, Desquiron, Vazeille, Rieff, Poncelet, Marcadè, Pardessus...) con ampio apparato critico e di confronto con il diritto romano, la legislazione delle Due Sicilie e quella Belgica. Gli autori francesi che commentano le varie parti del Codice sono: Poncelet, Demolombe, Coin-Delisle, Desquiron, Talandier, Vazeille, Marcadè, Marchant, Salviat, Pardessus, Troplong, Poujol, Bellot des Minieres. Le traduzioni e le note sono curate da tre grandi giuristi meridionali quali Vincenzo Moreno, Francesco Vaselli e Gaetano Arcieri e un famoso traduttore di opere giuridiche francesi, Luigi Lo Gatto.
Raro a trovarsi completo anche del tomo 8, un trattato sull'Enfiteusi nella storia del diritto curato da G. Arcieri.
Di particolare interesse in testa al tomo I° il Compendio dell'istoria del diritto civile in Francia di Poncelet e l'Istoria compendiata del diritto civile nel Regno delle Due Sicilie e brevi notizie delle leggi civili italiane e straniere di V. Moreno.
Note sull'opera
sparse fioiriture ma nel complesso ottima copia.
Note sull'autore
Arcieri GaetanoGiureconsulto della Basilicata nato a Castelluccio Superiore nel 1794 fu allievo di Giuseppe Capocasale all'Università di Napoli dove seguì i corsi di diritto naturale e si laureò in giurisprudenza. Durante il periodo napoletano strinse un intenso rapporto di amicizia con lo storico e generale napoletano Pietro Colletta. In seguito alla laurea tenne scuola di Diritto a Latronico e a Napoli. La scuola di Latronico sorse e si affermò nella prima metà del XIX secolo, all'interno di essa confluirono giovani da ogni parte della Regione, i quali dopo la preparazione si recavano a Napoli per sostenere gli esami all'Università. In tale scuola gli alunni subirono l'influenza romantica e vennero indirizzati ad esaminare i problemi del loro tempo sotto una luce diversa da quella che aveva caratterizzato la formazione delle precedenti generazioni nella Regione. Le lezioni tenute dall'Arcieri nella scuola di Giurisprudenza di Latronico vennero raccolte e pubblicate nei sei volumi di Istituzioni di Diritto Civile. Quest'opera pose l'autore tra i maggiori storici del diritto del suo tempo.