Insigne giureconsulto (1492 - 1550); studiò diritto a Pavia e a Bologna, e si addottorò nel 1516 a Ferrara; avvocato a Milano, prof. di diritto civile ad Avignone (1518-1522, 1527-1529), a Bourges (1529-1532; dove ebbe discepolo Cujas), quindi a Pavia, Bologna e Ferrara. Giovandosi della storia e della filologia, fu il grande rinnovatore dello studio della giurisprudenza e il vero iniziatore di un indirizzo umanistico, senza tuttavia spezzare la secolare tradizione giuridica italiana, alla quale diede anch'egli contributo di varî trattati strettamente giuridici, accanto ai più celebri lavori dedicati all'esegesi del Corpus Juris Civilis. I suoi scritti sono raccolti in Opera, 1582, in 4 voll., i primi 3 di Commentaria, il 4º di Tractatus e Orationes con appendice di opere meramente letterarie gli Emblemata, primo e famoso repertorio illustrato di immagini allegoriche, che ebbe grande importanza per l'iconografia del tardo manierismo e del barocco, e le Annotationes a Tacito.