Bella edizione settecentesca della principale opera di Renazzi così suddivisa: I e II: De Delictis generatim; III: De Judiciis Criminalibus, IV: De Delictis et Poenis speciatim.
N.B. a completazione manca il volume con l'Analisi degli elementi di Diritto Criminale (in volgare), il celebre opuscolo De Sortilegio et Magia, il De ordine seu forma Judiciorum Criminalium Diatriba, 2 Orazioni e le Notizie Storiche degli antichi Vicedomini del Patriarcato Lateranense e de' moderni Prefetti del Sacro Palazzo Apostolico.
Note sull'opera
Bel ritratto di Renazzi in Antiporta e bella Allegoria della Giustizia ripetuta ai frontespizi.
Innovatore del diritto penale con gli “Elementa Juris Criminalis” stampati la prima volta nel 1776; l’opera ebbe notevole successo tanto da essere adottata come testo di studio in varie università italiane, valere all’Autore nomine accademiche da parte di università straniere e una pensione vitalizia da Papa Clemente XIV°.
“Renazzi appartiene al gruppo dei maggiori criminalisti che scrissero dopo Beccaria, e che stanno di mezzo fra la vecchia e la nuova Scuola, e rappresentano una fase di transizione, nella quale tuttavia cresce ognor più la parte dovuta alle teorie dei novatori”. Cfr. Del Giudice Pasquale
Note sull'autore
Renazzi Filippo Maria“Renazzi appartiene al gruppo dei maggiori criminalisti che scrissero dopo Beccaria, e che stanno di mezzo fra la vecchia e la nuova Scuola, e rappresentano una fase di transizione, nella quale tuttavia cresce ognor più la parte dovuta alle teorie dei novatori”. Cfr. Del Giudice Pasquale