4 cc-nn. 318 pp.; pp. 204 (alcune macchiette).
Note sull'opera
Giurista e storiografo reatino, dal 1818 ottenne la cattedra di diritto civile e canonico nel seminario benché privo del titolo accademico. Prese a elaborare un ampio quadro che armonizzava il diritto civile con l'ecclesiastico, fino a formare un corso suo proprio di istituzioni civili, a cui seguirono le istituzioni criminali; si ispirava fondamentalmente al metodo analitico di J.G. Heinecke, ma collegato agli insegnamenti di contemporanei come F. Renazzi e G. Carmignani.