è questa la più completa delle traduzioni delle pandette di Pothier, si caratterizza per essere stampata in un carattere più grande, per avere un enorme volume di Indice Alfabetico, quasi 1660 pagine, molto interessante la lunga prefazione divisa in 3 parti: 1) Delle varie fonti o sieno parti del diritto civile dei romani, 2) De' giureconsulti, dai libri de' quali sono composte le pandette, e dei quali vi sono riportate le sentenze, 3) Della formazione, autorità e vicende delle pandette e di tutto il corpo del diritto di Giustiniano... da notare che il tomo VII° di 768 pp. è interamente dedicato al Lib. L. De Regulis Iuris e in fine è presente una " Notizia dei varii autori da noi adoperati nella illustrazione di questa nostra opera delle Pandette Giustinianee e che vi si trovano nominati con lode sparsamente soprattutto nelle note ".
Note sull'opera
sparse leggere fioriture
Note sull'autore
Pothier Insigne giurista nato ad Orleans nel 1699, ed ivi morto nel 1772.Fu prima magistrato, poi chiamato dal Cancelliere Daguessau nel 1739 a ricoprire la cattedra di Diritto Civile nella Università di Orleans.Pothier fu giurista lucido e profondo nella dottrina. In quel tempo, nel nord della francia, i rapporti giuridici erano dominati dalle Consuetudini di origine germanica; mentre nel Mezzogiorno era ancora applicato il Diritto Romano.Pothier unificò i due ordinamenti giuridici e ne costruì un sistema razionale, ricavandone “con spirito illuministico” i principi generali.L’influsso della sua opera crebbe sempre più, e maggiormente quando la Rivoluzione unificava giuridicamente e politicamente la francia.La Commissione compilatrice del Codice di Napoleone si ispirò prevalentemente all’opera di Pothier; alcuni paragrafi (specialmente sulle obbligazioni e contratti) del Codice Civile di Napoleone, furono letteralmente ricalcati sul testo di Pothier.